Dietro le quinte della IOR Run: quando un evento unisce una comunità 

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Domenica 11 maggio a Bologna si è svolta la IOR Run, la prima corsa non competitiva organizzata nell’ambito della nostra collaborazione con Fondazione Rizzoli. Oltre 1.000 persone hanno corso e/o camminato lungo un meraviglioso percorso di 5 km per sostenere l’acquisto di protesi altamente personalizzate per giovani che, spesso a seguito di gravi malattie, hanno subito un’amputazione. 

Ho riflettuto a lungo su cosa scrivere per dare. Testimonianza di un evento che è stato non solo di raccolta fondi, ma di vera e propria costruzione di comunità. Mi sono venuti in mente molti aspetti utili da raccontare, affinché possano servire da spunto per altre organizzazioni; non solo elementi metodologici, ma anche possibili “trappole” da evitare in eventi di questa portata. 

Tuttavia, non mi soffermerò su aspetti organizzativi. Ho capito che l’insegnamento più importante per me è stato guardare in azione la persona che ha curato la regia di questa iniziativa. Infatti, quando valutiamo l’esito di un evento, non ci soffermiamo mai abbastanza sulle caratteristiche della persona che lo ha coordinato. Ci concentriamo (giustamente) sugli aspetti organizzativi: la comunicazione, la grafica degli strumenti, le modalità di iscrizione, la logistica, i volontari, i fornitori ed i partner tecnici, i testimonial, le foto ed il video, la gestione dei social prima, durante e dopo l’evento, il budget, il coinvolgimento di sponsor, il follow-up dopo l’evento (ringraziamento a tutti, inserimento delle anagrafiche nel database, analisi SWOT con i volontari…), tutti ingredienti fondamentali. Appuntiamoceli. 

E il regista? Ovvero colui che, innanzitutto, risponderà al Cda del successo o del fallimento dell’evento; ma non solo: colui che guiderà il team organizzativo, a cui non dovrà sfuggire alcun dettaglio, a cui tutti si rivolgeranno per qualsiasi problema, colui che sorriderà cercando di affrontare gli inevitabili imprevisti. 

Osservare il regista della IOR Run è stato per me di grande insegnamento, lo ripeto. E non perché è riuscito a stare di fronte a tutti gli imprevisti, ma perché è stato “il collante”. Voglio soffermarmi su questo talento, “essere un collante”, perché è l’ingrediente fondamentale del community fundraising: la capacità di “incollare” le persone le une alle altre, di unirle attorno ad una sfida. 

Domenica 11 maggio ho assistito in diretta ad un evento in cui i diversi attori della community di riferimento si sono mossi sinergicamente attorno ad un obiettivo: aziende del territorio (che hanno coinvolto più di 400 dipendenti donando loro l’iscrizione alla IOR Run), l’Istituto Ortopedico Rizzoli (che ha coinvolto più di 200 dipendenti di diversi dipartimenti), media locali (che hanno dato spazio e visibilità all’evento), aziende di trasporto (che hanno permesso a tutti gli iscritti di spostarsi gratuitamente con i mezzi pubblici), testimonial (emozionante la presenza di Martina Caironi, atleta paralimpica), associazioni di volontariato legate all’Ospedale (che hanno supportato tutta l’organizzazione della Run con i propri volontari) e molti altri. 

L’obiettivo era “incollare” l’uno all’altro, valorizzando il ruolo che ciascuno avrebbe potuto giocare all’interno di un evento di questo tipo. Perché, al di là dei fondi raccolti (più di 20.000 euro), questo era il traguardo più importante da raggiungere. Che la community potesse attivarsi, non ogni attore individualmente, ma in modo plurale, all’unisono verso qualcosa riconosciuto come di grande valore per tutti. 

Per un evento di community fundraising di questa portata, ci vuole un regista che “incolla”, ci vuole un team che si adopera senza sosta, e, infine, affinchè questo possa accadere, serve qualcuno che intravede la community (anche quando non ancora sviluppata) e che sappia imbastire la trama e poi facilitare lo sviluppo degli intrecci. Serve saper leggere quello che accade, rendendo visibili le connessioni e restituire infine al regista il significato di quanto successo, affinché possa fungere da base consolidata per poi pianificare nuove strategie.

Last modified: 28 Maggio 2025