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Una nuova squadra

Nasce Oficina Fundraising

Settembre 2020. Dopo una pausa estiva che ci ha regalato una parvenza di normalità, dopo il lockdown, lo smart working e le call con i clienti, il lavoro riparte. Ma prima di farlo ripartire senza giudicare cosa fosse accaduto nei mesi precedenti ci siamo fermati, abbiamo fissato alcuni fatti accaduti, li abbiamo riguardati e riletti. E non lo abbiamo fatto da soli, ma con qualche amico e collega. Cosa abbiamo visto? Innanzitutto che in tutta questa situazione drammatica in cui il mondo si è fermato, qualcuno ha continuato a lottare, tra questi anche i più fragili e deboli: gli ospiti delle case di accoglienza, i volontari della protezione civile, i bambini e i ragazzi delle scuole, i medici degli ospedali, le donne sole nelle strutture protette, i senza fissa dimora, le famiglie di fronte a nuove forme di povertà. E hanno continuato a lottare i teatri, i musei, le scuole, le case di cura, i centri diurni. E noi con loro. Abbiamo lavorato in quest’ultimo anno con gli occhi pieni di urgenze da raccontare al mondo, con gli occhi fissi su queste persone, su questi luoghi di bene. Non lo abbiamo fatto pianificandolo, lo abbiamo fatto e basta. Non appena per raccogliere fondi, né per convincere donatori, né per garantire la sostenibilità dell'organizzazione. Ma per le persone. Niente di nuovo, certo. Ma noi lo abbiamo scoperto di nuovo. E questa scoperta ci ha riempiti di entusiasmo, di nuova energia. Dopo un anno così, si è reso ancora più evidente ai nostri occhi che attraverso il dono, ciascuno di noi può prendersi cura di un bisogno, di una persona, di un luogo, di una ferita. Questo per noi è fundraising; educare a questa corresponsabilità è fare fundraising. E comunicare a tutti il valore dell’impegno costante delle organizzazioni, le sfide quotidiane in cui si trovano, questo è fundraising.

Così è nata Oficina Fundraising. Una squadra. Quattro giocatori: Natascia, Chiara, Francesca, Bruno. Un allenatore che con pazienza e stima ci ha accompagnato passo dopo passo. Due soci proprietari che da subito hanno creduto in noi e in questa nuova sfida. Un amico e tifoso: Luigi che ha costruito la squadra assieme a noi, portando il suo personale contributo e poco prima di giocare ha deciso di fare un’altra strada. A lui il nostro in bocca al lupo. Perché ci mancherà.

Oficina Fundraising, come ogni squadra che si rispetti, vuole vincere partite e campionati. Desideriamo mettere il nostro lavoro, e le nostre competenze al servizio delle persone e delle organizzazioni che vorranno condividere con noi un pezzo di strada. Desideriamo continuare a pianificare campagne e strategie di comunicazione e fundraising per dire a tutti qual è il bisogno più urgente da condividere e da sostenere, per cui lottare, attraverso il dono.

E desideriamo farlo mettendoci passione, cuore, idee, creatività, ascolto, metodo, pensiero strategico.

Natascia, Chiara, Francesca e Bruno


Per conoscere la nuova squadra e

quello che stiamo mettendo in campo, ti invitiamo a visitare il sito

Oficina Fundraising - I Quattro giocatori

Natascia Astolfi

Mi sono laureata in economia e commercio nel novembre del 1998 con una tesi di marketing sulla soddisfazione del “cliente” nei collegi universitari. Ricordo che intervistai centinaia di studenti in quattro diversi collegi di Bologna. Un dialogo tra studenti alla pari, senza filtri. L’aspetto che già venti anni fa si rendeva evidente è che ciò che maggiormente rendeva soddisfatti quei ragazzi erano variabili relazionali; non le stanze, la mensa, i servizi, l’aula informatica, il giardino, ma la possibilità di luoghi di vita conviviale, amicale, di esperienze che rendessero possibile la relazione tra persone.

Beh devo dire che questo insegnamento ricevuto nel corso della tesi di laurea, ha cambiato il modo con cui poi mi sono “buttata” nel mondo del lavoro. Sapevo di voler fare una professione che avesse al centro la relazione tra persone. Così a marzo 1999 quando mi venne proposto uno stage in una società di consulenza sul fundraising, non ebbi neanche un attimo di esitazione. Da allora mi occupo di fundraising, cercando ogni modo possibile per mettere in relazione il bisogno delle persone più fragili con chi lo può sostenere. Mi appassionano soprattutto le cause socio assistenziali e quelle che riguardano l’educazione di bambini e ragazzi. L’insegnamento più importante di questi venti anni di consulenza? Immedesimarsi con i bisogni delle organizzazioni con cui lavoro, avere negli occhi le urgenze delle persone per le quali le stesse organizzazioni operano quotidianamente. E metterle in relazione con chi le può condividere.


Chiara Bassi

Lavoro nel Fundraising da 4 anni, o meglio da 4 anni sono consapevole che quello che faccio quotidianamente sia una professione che si chiama fundraiser. Nei precedenti 12, infatti, impegnavo la mia giornata presso un'opera sociale in una favela del Brasile facendo fundraising... ma senza saperlo. Curavo la relazione - attraverso lettere, telefonate, accoglienza in loco - con i donatori dell'opera e facevo da ponte tra loro e i bambini e le loro famiglie. Sicuramente questa è stata e continua ad essere l'esperienza che umanamente e professionalmente mi ha segnato e formato di più. L'incontro con Natascia e iniziare a lavorare insieme a lei, mi ha permesso di prendere consapevolezza e mettere a frutto il mio apprendimento nato sul campo....diciamo "artigianale". In questi anni insieme a lei e a Luigi ho approfondito i tanti aspetti di questo lavoro, sono cresciuta professionalmente, ho scoperto nuove passioni (il crowdfunding!) e continuo quotidianamente ad imparare molto. La sfida di questa nuova squadra mi ha da subito entusiasmato e regalato un respiro nuovo. Siamo partiti da poco ma vedo già in atto la grande opportunità di crescita innanzitutto nostra, ma anche come offerta ai nostri clienti che riusciamo ad accompagnare in modo ancor più preciso e completo. Una bella squadra, tutti molto diversi ma uniti dal desiderio di un confronto vero e libero e dalla passione per le storie delle persone e delle realtà che incontriamo ogni giorno.


Francesca Velez

Lavoro nel campo della comunicazione e della creatività da più di 20 anni; appena diplomata ho frequentato l’Accademia di Belle Arti di Bologna, periodo in cui ho partecipato a diverse mostre collettive. In questo periodo ho imparato a guardare con attenzione tutto ciò che mi circondava e ho scoperto una bellezza nelle forme, nelle luci e nei colori che mi accompagna ancora oggi. Dopo questo periodo legato alla pittura ho deciso di sperimentare nuovi mezzi espressivi e partecipando ad un corso di grafica pubblicitaria ho ritrovato lo stesso gusto anche nell’utilizzo dei mezzi digitali. Da quel momento ho iniziato a lavorare per diverse aziende, realizzando per loro campagne pubblicitarie, dai loghi alla grafica per la stampa, da shooting fotografici fino all’organizzazione di eventi e fiere.

Negli ultimi tempi mi sono poi avvicinata al mondo dei video e dei social media. Incontrare e conoscere le aziende, le persone che ne fanno parte e le loro visioni, è sempre stato e continua ad essere per me motivo di grande attenzione e rispetto verso chi e cosa incontro. Così come nell'impatto con la pittura, ciò che maggiormente mi muove e determina è trovare la modalità comunicativa che riesca a far trasparire l'identità di chi incontro. Un paio di anni fa mi sono poi avvicinata al mondo del fundraising quasi per caso. Un mondo molto diverso da quello delle aziende ma altrettanto appassionante e stimolante, e ancor più motivante perché sento di poter contribuire e dare sostegno, insieme alle organizzazioni, a persone in difficoltà.


Bruno Monaco

Quando ho iniziato non esistevano corsi di Scienze della Comunicazione o corsi di Marketing... vengo dalla strada, ho imparato tutto sul campo, elmetto ben calcato in testa e coltello tra i denti, facendo tesoro dei successi e soprattutto degli insuccessi, degli errori e dei fallimenti. Ho imparato frequentando maestri e tipografie, leggendo, studiando e grazie a tanta tanta curiosità.

Formazione musicale fin da piccolo, Liceo Scientifico, Facoltà di Architettura e a metà Architettura l’incontro casuale e inatteso con la pubblicità radiofonica e poi con la comunicazione a tutto tondo.

La formazione musicale è stata per me determinante perché mi ha insegnato due cose fondamentali: armonia e melodia. L’armonia è sviluppo verticale, costruzione... è relazione, dialogo tra le varie componenti di uno stesso brano. La melodia è invece sviluppo orizzontale, susseguirsi di emozioni che trovano senso e significato nella costruzione armonica.

Durante l’ultimo anno di liceo, grazie al professore di disegno l’incontro folgorante con i grattacieli (armonia, costruzione “verticale”…) e quindi, inevitabile, Facoltà di Architettura. Qui l’incontro con un professore, GKK, Giovanni Klaus Koenig, che mi ha fatto innamorare del Design: la “forma” al servizio dell’uomo, del vivere quotidiano: forchette, caffettiere, locomotive... mi ha fatto scoprire che un oggetto è bello (vero) quanto più risponde all’uso per cui è stato progettato.

Nel 1977 le rivolte studentesche: facoltà chiusa per anni. Grazie alla musica inizio a lavorare, tecnico del suono, Nada, Camaleonti. Guccini... la prima tournée di Paolo Conte nel 1980… e nei ritagli di tempo ideazione e realizzazione di jingles radiofonici: da un jingle a un depliant, poi a un manifesto, poi a una campagna...

Come mi ha insegnato GKK la comunicazione, come il design, deve essere “vera”, deve sempre rispondere a un perché. Comunicazione non come semplice “atto creativo” estemporaneo, quasi come impulso istintivo, a volte anche geniale... ma creatività al servizio di un bisogno, di un progetto, di uno scopo, di un prodotto, di un’impresa... e soprattutto sempre con una precisa identità!

La bellezza è splendore della verità”, dice san Tommaso.

La verità detta bene”, promette ai suoi clienti dal 1912 Harrison King McCann, fondatore della più grande agenzia di comunicazione al mondo.

Ho iniziato con jingle e pubblicità radiofonica e sono arrivato alle grandi campagne, per imprese profit, Grandi Mostre, eventi culturali, opere caritative e non profit... e da diversi anni comunicazione al servizio del Fundraising.

Dal 1982 la mia vita è comunicazione.




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