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Una partnership a tutto tondo con una squadra di basket. Una bella impresa da tutti i punti di vista!





Una bella impresa davvero! Si perché Virtus Segafredo Bologna, una tra le principali squadre di basket sulla scena nazionale, ci ha davvero stupiti per la disponibilità, la creatività e la responsabilità con cui ha voluto sostenere uno dei progetti più innovativi della Fondazione Rizzoli. Si tratta della Terrazza dei Bambini, uno spazio di circa 800 mq che sarà realizzato sull’attuale tetto dell’Istituto Ortopedico Rizzoli come spazio in cui bambini e ragazzi ricoverati per periodi molto lunghi possano trovare momenti di sollievo, ma anche avere a disposizione una biblioteca, dove poter continuare la scuola, giocare, ecc. Insomma uno spazio in cui sognare!

 

Ma è stata una bella impresa anche portare avanti le tante iniziative che hanno caratterizzato questa partnership. Siamo partiti con un cause related marketing abbinato ai biglietti di ben quattro partite di campionato. Meccanismo molto semplice: sui biglietti acquistati dai tifosi di alcuni settori specifici, la squadra ha devoluto una quota al progetto. A questo si è aggiunta la possibilità di comunicare “in lungo e in largo” il progetto Terrazza dei Bambini durante le quattro partite. E chi poteva farlo meglio di tre ex pazienti dell’istituto Ortopedico Rizzoli!! Tre ragazzi davvero speciali che hanno portato la loro testimonianza in campo, via video sul cosiddetto “cubo” che sovrasta il campo da gioco e su tanti altri materiali di comunicazione online e offline. I tifosi avevano un semplice qrcode da inquadrare per effettuare le loro donazioni e, sia all’ingresso che in uscita i volontari della Fondazione che fornivano loro qualsiasi tipo di informazione. Tra i tanti risultati secondari di questa bella presenza, anche un ordine per le pergamene solidali che la Fondazione predispone per i donatori che hanno il desiderio di festeggiare le loro occasioni speciali “assieme” ai bambini del Rizzoli.

 

Finito qui? Assolutamente no! La partnership sembra andare così bene che insieme a Virtus (questo è stato sicuramente l’aspetto vincente della partnership: decidere tutto assieme in modo assolutamente condiviso), si decide di aggiungere un’altra partita. Questa volta sbarchiamo nel mondo Eurolega! Caspita… per noi che non lo avevamo mai vissuto, adrenalina pura! Per l’occasione creiamo uno schema di partnership diverso. Attiviamo una campagna sms solidale (questo tema merita certamente un altro articolo!!) per ingaggiare ancor più efficacemente i 10.000 tifosi di quella serata e nei 15 giorni di durata della campagna, tante altre persone sul territorio.

 

Ma volendo (e dovendo) essere scientifici in questa professione, ci accorgiamo che ci sono altri target da non sottovalutare all’interno della grande community dei tifosi del basket. Sono ad esempio gli abbonati del parterre, gli sponsor della squadra, i partner tecnici.

E allora perché non chiedere a Virtus di organizzare un piccolo aperitivo riservato a queste persone prima dell’inizio della partita di Eurolega? Ci saranno certamente tutti a questa partita e basterà pochissimo; 30/45 minuti al massimo per presentare loro il progetto, fargli conoscere i ragazzi che sono stati per tutta la durata della partnership i testimonial principali e poi chiudere con una emozionante e sentita call to action. Detto e fatto! Non possiamo svelare il contenuto della call to action (per etica professionale), possiamo però dire che ha avuto un grande successo e tante adesioni ricevute!

 

Come è stato possibile tutto questo? Innanzitutto perché siamo entrate in contatto davvero con una bella impresa. Un team di persone giovanissime (responsabili eventi, marketing, ufficio stampa, logistica dell’Arena, fotografie, speacker di partita, biglietteria….quante professionalità diverse occorrono per fare un bel lavoro di squadra!) che si sono prese cura del progetto dall’inizio alla fine, condividendo la strategia, aggiungendo creatività, venendo incontro alle nostre esigenze, perfezionando i dettagli, emozionandosi assieme a noi davanti all’esperienza dei ragazzi pazienti ed ex pazienti del Rizzoli.

 

Abbiamo capito una volta di più che questo lavoro è bellissimo e che, se fatto con professionalità e soprattutto con passione, trascina tutti a dare quel “di più” nelle cose che fa di un’impresa una gran bella impresa.

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